Con il dossier di questo numero di Energia E Dintorni torniamo a parlare di attrezzature a pressione per fare il punto, con il contributo degli esperti che compongono le competenti commissioni tecniche, sui lavori in corso e più in generale sul programma di lavoro della normazione di quest'area, con un focus sulle attività nazionali e alcuni interessanti aggiornamenti su quanto si sta facendo nei comitati tecnici del CEN.
Giuseppe Pinna
- Giuseppe Pinna, Funzionario CTI
- Articoli/Atti convegno
- Giuseppe Pinna
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Il 20 maggio 2021 è stata pubblicata la UNI/TS 11816-1:2021 "Linee guida per la gestione di eventi NaTech nell'ambito degli stabilimenti con pericolo di incidente rilevante - Parte 1: Requisiti generali e sisma". La specifica tecnica (UNI/TS) inaugura una nuova serie dedicata ai Natech che prevede sezioni dedicate ai singoli pericoli oggetto di analisi. La parte 1 appena pubblicata include una sezione generale e una sezione specifica dedicata al rischio sismico. Le parti successive, già in lavorazione presso la UNI/CT 266 del CTI, saranno dedicate agli altri eventi Natech quali: esondazioni, fulminazioni, tsunami, frane.
- Giuseppe Pinna
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Sono passati oltre dieci anni dalla pubblicazione della prima specifica tecnica della serie UNI/TS 11325, la prima rappresentante di quella che è diventata negli anni una vera e propria area di sviluppo normativo: non esisteva infatti fino ad allora un corpo organico di specifiche tecniche e norme indirizzate a disciplinare un settore, quello dell'esercizio attrezzature a pressione, assai variegato in termini di settori industriali e dimensioni aziendali, e che coinvolge una moltitudine di soggetti: fabbricanti, progettisti, installatori, aziende utilizzatrici, manutentori, organismi di certificazione ed enti di controllo. Questo pacchetto di norme e specifiche tecniche, che include la citata serie UNI/TS 11325 ma anche altre norme identificate con numeri diversi si è sviluppato secondo una logica non sempre coerente, in quanto è stato seguito inizialmente un criterio di urgenza, che mal si concilia con le necessità di un processo organico e pianificato.
- Giuseppe Pinna
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La ha deliberato l'avvio dei lavori di revisione della UNI/TS 11325-8 "Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione - Parte 8: Pianificazione delle manutenzioni su attrezzature a pressione attraverso metodologie basate sulla valutazione del rischio (RBI)". - La metodologia RBI - La normazione RBI in Europa - La normazione RBI in Italia
- Giuseppe Pinna
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Sono stati di recente avviati alcuni nuovi progetti di particolare interesse, che coinvolgono le tre commissioni tecniche che compongono il Sottocomitato 3 del CTI: - CT 221 "Progettazione e costruzione di attrezzature a pressione e di forni industriali"; - CT 222 "Integrità strutturale degli impianti a pressione"; - CT 223 "Esercizio e dispositivi di protezione delle installazioni a pressione". Il GL1 della CT 221 ha tenuto la prima riunione insediativa dedicata a un nuovo progetto normativo per l'aggiornamento delle raccolte ISPESL VSR-VSG-M-S-F ai fini delle riparazioni di attrezzature a pressione in esercizio costruite in applicazione delle stesse raccolte.
- Giuseppe Pinna
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A oltre due anni dall’entrata in vigore della nuova PED 2014/68/UE si può fare un primo bilancio sullo stato di applicazione. Dopo i normali problemi legati alle novità presenti nell’ultima edizione e la successiva fase di assestamento si può ora affermare che i nuovi requisiti sono stati pienamente recepiti dagli operatori e il sistema ha ormai trovato un regime di applicazione stabile. Il chiarimento dei molti dubbi applicativi è passato attraverso il confronto tra i fabbricanti, gli organismi notificati e l’ente di accreditamento nazionale, dal quale sono pervenute le indicazioni interpretative per i requisiti che presentavano delle incertezze, anche grazie alla partecipazione di Accredia al sistema di accreditamento europeo e al lavoro dei gruppi della Commissione Europea che hanno pubblicato e continuano ad aggiornare le linee guida PED.
- Giuseppe Pinna
- Articoli/Atti convegno
Gli operatori del settore delle attrezzature a pressione hanno sempre avuto il problema di doversi confrontare e orientare tra diversi documenti che costituiscono le “fonti” della regolamentazione tecnica per la progettazione, la produzione e l’esercizio delle attrezzature a pressione, mondo molto variegato fin dalle sue origini, che tocca trasversalmente diversi settori, anche lontani tra loro: Oil & Gas, chimico, petrolchimico, elettrico, gomma e plastica, manifatturiero, farmaceutico, alimentare; dalle raffinerie e dai grandi impianti di produzione di energia alle piccole realtà quali laboratori e impianti di stoccaggio, coinvolgendo una moltitudine di soggetti: fabbricanti, progettisti, installatori, aziende utilizzatrici, manutentori, organismi di certificazione e controllo.
- Giuseppe Pinna
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Quello delle attrezzature a pressione è un mondo molto variegato, che tocca trasversalmente diversi settori, anche lontani tra loro: Oil & Gas, chimico, petrolchimico, elettrico, gomma e plastica, manifatturiero, farmaceutico, alimentare; dalle raffinerie e dai grandi impianti di produzione di energia alle piccole realtà quali laboratori e impianti di stoccaggio, coinvolgendo una moltitudine di soggetti: fabbricanti, progettisti, installatori, aziende utilizzatrici, manutentori, organismi di certificazione e controllo. Data questa eterogeneità non è facile dimensionare il fenomeno dal punto di vista economico per fornire una misura di quanto conta oggi in Italia il comparto delle attrezzature a pressione. - PED 2.0 e dintorni - Forni industriali - Verifiche d’integrità strutturale - Generatori di vapore - Degrado dei materiali
- Mattia Merlini
- Articoli/Atti convegno
Le attività normative in corso sia a livello nazionale che internazionale sugli impianti a rischio di incidente rilevante (RIR) e la pubblicazione della circolare Accredia sull’accreditamento nello schema RIR per il rilascio di certificazioni UNI 10617:2012, sono alcune delle principali novità che hanno portato all’elaborazione del presente dossier, un dossier che ha quindi l’obiettivo di illustrare e approfondire i contenuti normativi e legislativi in materia. - L’evoluzione della direttiva Seveso e le norme tecniche nazionali a supporto - Lo schema di accreditamento per il rilascio dei certificati UNI 10617:2012 - La gestione delle ispezioni e delle manutenzioni: la metodologia RBI - La revisione della UNI/TS 11226:2007
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