Le packages di processo spesso sono costituite da attrezzature in pressione destinate ad essere installate in ambienti estremi e classificati a rischio di esplosione. La scelta dei materiali e dei componenti deve essere correttamente orientata nel rispetto dei requisiti delle Direttive PED e ATEX, affinché la package possa essere oggetto di valutazione di conformità e correttamente marcata. Si propone, infine, un caso-studio, sintetizzando brevemente gli aspetti tecnico-normativi affrontati.
Termotecnica industriale + Chimica, Petrolchimica, Plastica
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Gli operatori del settore delle attrezzature a pressione hanno sempre avuto il problema di doversi confrontare e orientare tra diversi documenti che costituiscono le “fonti” della regolamentazione tecnica per la progettazione, la produzione e l’esercizio delle attrezzature a pressione, mondo molto variegato fin dalle sue origini, che tocca trasversalmente diversi settori, anche lontani tra loro: Oil & Gas, chimico, petrolchimico, elettrico, gomma e plastica, manifatturiero, farmaceutico, alimentare; dalle raffinerie e dai grandi impianti di produzione di energia alle piccole realtà quali laboratori e impianti di stoccaggio, coinvolgendo una moltitudine di soggetti: fabbricanti, progettisti, installatori, aziende utilizzatrici, manutentori, organismi di certificazione e controllo.
Nella primavera 2017, IMI Precision Engineering, azienda leader nella tecnologia di movimentazione dei fluidi, amplierà la propria gamma di valvola flangiate IMI Buschjost. Sviluppate in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente 2014/68/UE in materia di attrezzature in pressione, le valvole con taglie DN 65, DN 80 e DN 100 sono state riprogettate e sono ora disponibili nelle nuove serie 86480, 86500 e 86540. Le valvole possono essere utilmente impiegate in svariati settori, dalla costruzione di macchinari e stabilimenti all'industria chimica, edilizia ed energetica. Fondate sul principio del pistone a sollevamento forzato, le nuove valvole flangiate si avvalgono della consolidata tecnologia a labirinto. Invece di utilizzare un anello scanalato, il pistone a labirinto è dotato di anelli guida in PTFE flottanti e scanalati, in grado di resistere all'usura e durare nel tempo, resistenti alle alte temperature e alle sovrapressioni in direzione opposta rispetto al flusso. Rispetto al modello precedente, le nuove valvole flangiate – a seconda dell'applicazione – resistono a più di 200,000 cicli di commutazione, durando quindi più del doppio. Le valvole flangiate IMI Buschjost sono dotate di un indicatore di posizione ottimizzato con dimensioni ridotte del cinquanta per cento. E’ inoltre provvisto di un singolo sensore per entrambe le posizioni di "aperto" e "chiuso" facilmente programmabile attraverso delle procedure semplificate riducendo il rischio di errori è ridotto al minimo. Agendo direttamente sull'alberino della valvola, il meccanismo manuale ha un tempo di risposta molto rapido. Una rotazione di 180 gradi permette la completa apertura o chiusura della valvola. Esiste un collegamento meccanico tra alberino e stantuffo, pertanto non è più necessario effettuare la regolazione della corsa manualmente. Questo velocizza e semplifica le attività di manutenzione e/o sostituzione della stessa. Ora disponibili, le valvole DN 65, DN 80 e DN 100 vengono fornite in acciaio inossidabile e in ghisa duttile di qualità superiore. Sono inoltre idonee per stadi di pressione sia PN16 che PN40. A partire dall'estate 2017, saranno disponibili i modelli certificati ATEX, così come quelli per alte temperature (200 gradi Celsius) e basse temperature (meno 40 gradi Celsius).
Quello delle attrezzature a pressione è un mondo molto variegato, che tocca trasversalmente diversi settori, anche lontani tra loro: Oil & Gas, chimico, petrolchimico, elettrico, gomma e plastica, manifatturiero, farmaceutico, alimentare; dalle raffinerie e dai grandi impianti di produzione di energia alle piccole realtà quali laboratori e impianti di stoccaggio, coinvolgendo una moltitudine di soggetti: fabbricanti, progettisti, installatori, aziende utilizzatrici, manutentori, organismi di certificazione e controllo. Data questa eterogeneità non è facile dimensionare il fenomeno dal punto di vista economico per fornire una misura di quanto conta oggi in Italia il comparto delle attrezzature a pressione.
Quello delle attrezzature a pressione è un mondo molto variegato, che tocca trasversalmente diversi settori, anche lontani tra loro: Oil & Gas, chimico, petrolchimico, elettrico, gomma e plastica, manifatturiero, farmaceutico, alimentare; dalle raffinerie e dai grandi impianti di produzione di energia alle piccole realtà quali laboratori e impianti di stoccaggio, coinvolgendo una moltitudine di soggetti: fabbricanti, progettisti, installatori, aziende utilizzatrici, manutentori, organismi di certificazione e controllo. Data questa eterogeneità non è facile dimensionare il fenomeno dal punto di vista economico per fornire una misura di quanto conta oggi in Italia il comparto delle attrezzature a pressione. - PED 2.0 e dintorni - Forni industriali - Verifiche d’integrità strutturale - Generatori di vapore - Degrado dei materiali
Focus sulla nuova direttiva 2014 / 68 / EU incentrata sulle legislazioni degli stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di attrezzature a pressione.
Gli ultimi webinar su Termotecnica industriale + Chimica, Petrolchimica, Plastica
Argomenti trattati: - La manutenzione dell'olio nell'industria chimica e farmaceutica come approccio alla green economy e al rincaro delle materie prime; - Perché filtrare e mantenere il fluido di processo; - Le regole per la manutenzione dell'olio; - Caso applicativo: turbine a gas - impianto filtrante VRU; - Caso applicativo: compressore - impianto filtrante VRU; - Caso applicativo: turbine a vapore - impianto filtrante separatore PTU; - Caso applicativo: impianti diatermici - impianto filtrante HTU.
Edison, leader della transizione ecologica e operatore energetico responsabile, accompagna Clienti e Territori nel percorso di ottimizzazione energetica e di decarbonizzazione impegnandosi su risultato e performance, senza rinunciare alla competitività del business.
- Approvigionamento energetico tradizionale e con la trigenerazione - Vettori energetici in assetto cogenerativo e trigenerativo - L'evoluzione dell'assorbitore - Perché la cogenerazione fa un grosso regalo all'ambiente e rende le aziende più competitive - Audit energetico - Valutazione del fabbisogno elettrico - La scelta giusta sotto l'aspetto termico - Case history - Esempio di schema funzionale con acqua calda e vapore - Trigenerazione con cogenerazione a temperature sotto zero
Obiettivo dell'intervento - 14% consumi elettrici industriali; - Spesso sovradimensionati; - Sentiero facile: cambia tutti i ventilatori; - Sentiero scelto: ridurre i consumi con bassi budget.
Scenario di riferimento e i principali vettori energetici utilizzati dallo stabilimento per soddisfare le richieste produttive. Il caso di applicazione di un sistema di trigenerazione presso lo stabilimento di un gruppo farmaceutico internazionale.