Il 20 maggio 2021 è stata pubblicata la UNI/TS 11816-1:2021 "Linee guida per la gestione di eventi NaTech nell'ambito degli stabilimenti con pericolo di incidente rilevante - Parte 1: Requisiti generali e sisma". La specifica tecnica (UNI/TS) inaugura una nuova serie dedicata ai Natech che prevede sezioni dedicate ai singoli pericoli oggetto di analisi. La parte 1 appena pubblicata include una sezione generale e una sezione specifica dedicata al rischio sismico. Le parti successive, già in lavorazione presso la UNI/CT 266 del CTI, saranno dedicate agli altri eventi Natech quali: esondazioni, fulminazioni, tsunami, frane.
Domenico Barone
- Giuseppe Pinna
- Articoli/Atti convegno
- Domenico Barone
- Articoli/Atti convegno
1.Rischio elettrostatico 2.Impianti con pericolo di incidente rilevante 3.Esperienza storica di incidenti rilevanti dovuti acariche elettrostatiche 4.Normativa e standard 5.Valutazione quantitativa del rischio elettrostatico 6.Misure per ridurre il rischio elettrostatico negliimpianti di processo 7.Conclusione
- Domenico Barone
- Articoli/Atti convegno
- Riferimenti normativi per i luoghi di lavoro con rischio di esplosione - D.lgs. 81/08 TUSS - Titolo XI Protezione da atmosfere esplosive - D.lgs. 105/15 (Seveso III) - Impianti a Rischio di Incidente Rilevante (RIR) - Rischi di esplosione considerati dalle due normative (D.lgs. 81/2008 e D.lgs. 105/15) - Esperienza storica di incidenti rilevanti con esplosioni - Controllo delle sorgenti di accensione nelle attività RIR
- Domenico Barone
- Articoli/Atti convegno
Attività a "Rischio di Incidente Rilevante" (RIR) I principali obblighi per le attività RIR I principali obblighi per le attività soggette a PI Sistemi antincendio negli impianti RIR Le misure di prevenzione incendi negli impianti RIR Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS)
- Mattia Merlini
- Articoli/Atti convegno
Le attività normative in corso sia a livello nazionale che internazionale sugli impianti a rischio di incidente rilevante (RIR) e la pubblicazione della circolare Accredia sull’accreditamento nello schema RIR per il rilascio di certificazioni UNI 10617:2012, sono alcune delle principali novità che hanno portato all’elaborazione del presente dossier, un dossier che ha quindi l’obiettivo di illustrare e approfondire i contenuti normativi e legislativi in materia. - L’evoluzione della direttiva Seveso e le norme tecniche nazionali a supporto - Lo schema di accreditamento per il rilascio dei certificati UNI 10617:2012 - La gestione delle ispezioni e delle manutenzioni: la metodologia RBI - La revisione della UNI/TS 11226:2007
- Domenico Barone
- Articoli/Atti convegno
Dall'inventario nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) del giugno 2004 risulta che in ottemperanza al Dlgs 334/99 e smi(1) vi sono: - 543 stabilimenti soggetti agli obblighi dell'art. 6 (notifica), art. 7 (politica SGS-PIR) soglia inferiore. - 578 stabilimenti soggetti agli obblighi dell'art.6, art. 7 e art. 8 (Rapporto di Sicurezza) soglia superiore per un totale di 1.121 stabilimenti, una buona parte dei quali (circa il 25%) si trova in Lombardia. In tali stabilimenti sono presenti le sostanze pericolose infiammabili, esplosive, comburenti, tossiche per l'uomo e/o per l'ambiente che, in caso di rilascio, possono dare luogo ad un incidente rilevante con danni alle persone, all'ambiente e agli impianti.
- Domenico Barone
- Articoli/Atti convegno
Alcune decine di centrali termoelettriche (CTE) utilizzanti l’olio combustibile denso (OCD) come combustibile principale o secondario sono state classificate nel dicembre 2010 come stabilimenti a rischio di incidente rilevante secondo il Dlgs 334/99 e smi. L’industria petrolifera europea ha infatti aggiornato la classificazione dell’OCD come sostanza pericolosa per l’ambiente (fasi di rischio R50/53 o H410: molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata). Diversi incidenti durante il trasporto marittimo hanno infatti evidenziato come il rilascio in mare dell’OCD ha comportato l’inquinamento di coste con notevoli problemi per la successiva operazione di bonifica.
- Domenico Barone
- Articoli/Atti convegno
L’integrità di un impianto può essere definita come la capacità dello stesso a svolgere le funzioni richieste in modo efficace ed efficiente con la salvaguardia delle persone e dell’ambiente. Uno dei requisiti chiave per la prevenzione degli incidenti rilevanti è l’assicurazione dell’integrità degli impianti ed in particolare dei sistemi critici per il contenimento delle sostanze pericolose (infiammabili, tossiche, eco tossiche ed esplosive) e per la sicurezza attiva e passiva.
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